Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato il Decreto che da il via ufficialmente al Bonus Nido.
La Legge di Bilancio ha istituito due nuove misure per incentivare le nascite che, numeri alla mano, sono in netto calo. Si tratta del Bonus Asilo Nido e del contributo alle mamme al 7° mese di gravidanza. Come tutte le misure inserite in Legge di Stabilità, anche queste per partire necessitano dei decreti attuativi. La novità dell’ultima ore è che il Presidente Gentiloni ieri 16 febbraio, ha firmato il decreto che conferma il Bonus Nido, un contributo molto importante per chi ha bambini per i quali sostiene le spese per la retta degli asili, sia pubblici che privati.
Il Bonus Nido
La misura a cui si riferisce il DPCM di Gentiloni è confermata in tutto come fuoriuscita dalla manovra finanziaria. Via libera al voucher da 1.000 euro , per i bambini nati dal 2016 in poi e fino al terzo anno di vita del bambino. Questo in sintesi quanto stabilito in manovra e quanto confermato nel Decreto. Non ci sono particolari caratteristiche reddituali per le famiglie che vogliono usufruire del bonus perché non ha limiti di ISEE come il Bonus Bebè o tante altre misure assistenziali previste dalla vigente normativa.L’unico vincolo è quello degli stanziamenti, perché si tratta di un provvedimento fino ad esaurimento fondi. Sono stati stanziati 144 milioni per il 2017, 250 per il 2017, 300 per il 2019 e 330 per il 2020. Naturalmente, in caso di esaurimento fondi, le domande verranno approvate ed i contributi erogati in ordine di presentazione e eventualmente posticipate all’anno successivo. Come detto in premessa, nessun vincolo anche dal punto di vista della struttura dove mandare i bambini, che possono essere Statali o privati. La domanda, come per il Bonus Bebè, andrà presentata all’#Inps corredata da tutta la documentazione attestante l’iscrizione dei bimbi all’asilo. La procedura operativa sarà messa in piedi dall’INPS che deve trovare il modo per controllare che il voucher venga speso effettivamente per la frequenza dei bambini al nido.
Premio una tantum
Se per il nido vengono concessi 1.000 all’anno, in tagli che probabilmente saranno mensili, la manovra finanziaria ha previsto anche un contributo per le donne, ancora prima di mettere alla luce un bambino. Si chiama Bonus Mamma Domani, il contributo erogato alle donne arrivate al 7° mese di gravidanza e che sarà in unica soluzione e pari ad 800 euro. Anche in questo caso, nessun limite reddituale e nessun collegamento all’ISEE. Si tratta di un incentivo alle nascite e non di un aiuto a famiglie indigenti o con redditi bassi. Il decreto attuativo di questa misura non è ancora pronto, per cui dal punto di vista operativo e dei requisiti siamo nel campo delle ipotesi, o meglio delle indiscrezioni che ne hanno accompagnato la nascita in Legge di Bilancio. L’unica cosa certa è che presto anche questo Bonus sarà oggetto di un decreto che lo renderà effettivo e la data dovrebbe essere entro la fine del mese di febbraio. Le domande, probabilmente, anche in questo caso saranno fatte tramite l’INPS che diventa l’Ente veicolo del Bonus, cioè quello che se ne occuperà, dall’istanza all’erogazione del relativo premio. #bonus bebè #famiglia
Fonte: Il Sole24Ore - NORME E TRIBUTI